CONSULENZA ALIMENTARE

Consulenza alimentare. Cos’è?

È un percorso di benessere finalizzato alla modifica delle proprie abitudini e del proprio approccio al cibo affinchè sia equilibrato e duraturo nel tempo, il cui raggiungimento e ottenuto mediante la collaborazione tra lo psicologo e il cliente, mantenendo la motivazione con lo scopo di migliorare la propria condizione fisica, perchè la dieta non sia considerata una costrizione opprimente ma un piacevole cambiamento dello stile di vita, senza rinunciare al cibo ma imparando a inserirlo nella propria quotidianità in modo consapevole, ponderato e moderato.

Il counseling  alimentare prevede la messa a fuoco di obiettivi concreti individuati in collaborazione tra psicologo e cliente e delle strade più efficaci e percorribili in relazione alle esigenze, alle potenzialità e alle strategie più vantaggiose.

Su cosa si focalizza?          

  • Sull’approccio individuale col cibo, cercando di individuare gli eventuali errori che portano al non ottenimento dei risultati e sostituendo le “regole” con le “buone abitudini”
  • Sul ridurre il peso corporeo riuscendo a mantenere i risultati nel tempo
  • Sul cambiamento dello stile alimentare mediante il monitoraggio (ovvero il diario alimentare)
  • Sull’acquisizione della consapevolezza di come si mangia, di nuove strategie efficaci, imparando a riconoscere il meccanismo di fame e sazietà
  • Sulla gestione delle emozioni e riconoscimento della fame emotiva
  • Sull’imparare a volersi bene, implementando autostima ed autoefficacia, lavorando anche sul rapporto col proprio corpo focalizzandosi sui propri punti di forza, slegandosi dal rapporto ossessivo con la bilancia
  • Sul sostegno psicologico per pazienti affetti da patologie croniche (es.: celiachia, diabete)
  • Sul mantenimento della motivazione e sulla gestione dello stress nel caso ci sia la necessità di seguire, per diversi motivi (dimagrimento, performance sportiva, patologie), un piano alimentare rigido
  • Sulla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare promuovendo un rapporto equilibrato e sereno col cibo e col proprio corpo
  • Sul sostegno genitoriale nell’ambito delle problematiche relative alla gestione del comportamento alimentare del bambino

A chi si rivolge?

È un percorso rivolto a coloro che hanno necessità di perdere peso, che sanno “cosa” mangiare ma non sanno “come”, a chi vuole dimagrire senza avere l’idea opprimente della dieta come sacrificio, apportando modifiche nella gestione della propria alimentazione in modo da mantenere il risultato senza l’effetto yoyo. A chi ha la necessità di instaurare un rapporto sereno col cibo, a chi deve (per ragioni di salute o per ottenere risultati estetici) seguire un piano alimentare e necessita di mantenere alti focus e motivazione. Il counseling non si rivolge a coloro che soffrono di disturbi alimentari, per cui vi è la necessità di un percorso ben più approfondito e vis a vis.

Perché lo psicologo?

Perché se la maggior parte delle diete nel lungo termine fallisce, con buona probabilità di riprendere i chili persi, il motivo risiede nell’approccio mentale che la persona ha nei confronti del cibo e dell’alimentazione in generale. L’alimentazione non è mero nutrimento ma è un comportamento mediato da emozioni e pensieri e per questo motivo, come ogni altro comportamento, deve essere appreso. La figura dello psicologo è necessaria anche nel caso in cui la persona debba modificare la propria alimentazione per una questione di salute (celiachia, intolleranze alimentari, diabete) o per una questione estetica o sportiva. Qualsiasi cambiamento infatti presuppone la necessità di prendere consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, focalizzandosi sugli obiettivi per massimizzare le proprie risorse, imparando e gestire lo stress e mettendo in pratica le strategie più efficaci.

Come si svolge?

Lo psicologo e il cliente pianificano insieme un piano d’azione concreto, determinando gli obiettivi e valutando le proprie potenzialità e i punti di forza, gli errori che portano al non raggiungimento di un risultato e al mantenimento di una situazione di insoddisfazione e di disequilibrio.